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Toyota Sostiene ‘vite Coraggiose’

In occasione della XXI Giornata Mondiale delle Malattie rare, le aziende del gruppo Toyota confermano ancora per quest’anno il proprio sostegno a ‘Vite Coraggiose’, la campagna triennale di raccolta fondi della Fondazione Bambino Gesù Onlus che promuove la ricerca per le malattie rare e orfane di diagnosi. La Campagna nasce nel 2015 e, alla base della scelta di Toyota di sostenerla, c’è l’impegno del brand nel voler migliorare la vita delle persone, in questo caso dei bambini, e compiere delle azioni responsabili per garantire un cambiamento per loro e per le loro famiglie.

Toyota è oggi un Mobility brand che lavora per assicurare le migliori condizioni di vita impegnandosi a garantire una completa libertà di movimento per tutti nel rispetto dell’ambiente. Oggi, anche attraverso i valori dello sport, si impegna per promuovere una società libera da discriminazioni, in cui ognuno possa affrontare le proprie sfide e raggiugere il proprio “impossibile”. Con la prima campagna globale “Start Your Impossible”, e in qualità di primo “Mobility Partner” dei Giochi Olimpici e Paralimpici punta ad offrire servizi di mobilità di nuova generazione, soluzioni di trasporto e tecnologie avanzate nelle auto e all’interno delle mura domestiche, anche a chi è affetto da forme di disabilità più o meno importanti.

Siamo felici di sostenere Vite Coraggiose anche quest’anno – ha dichiarato Mauro Caruccio, Amministratore Delegato Toyota Motor Italia – e ci auguriamo che il nostro contributo per una causa così importante possa in qualche modo aiutare la ricerca delle malattie rare ancora prive di diagnosi. Oggi, in occasione della Giornata Mondiale delle malattie rare, vogliamo essere vicini ai medici e ai ricercatori che ogni giorno si sfidano per trovare risposte e nuove cure. Proprio questo impegno costante è affine al nostro modo di operare e allo sforzo che mettiamo sempre nella ricerca di soluzioni innovative verso una mobilità sostenibile e al servizio delle persone”.


Secondo l’Istituto Superiore di Sanità* si stima che in Europa vi siano 25-30 milioni di persone con MR ed in Italia circa 1-2 milioni. Parliamo di malattie che in almeno il 60% dei casi colpiscono i bambini, ed in oltre l’80% dei casi sono geneticamente determinate. Malattie in molti casi dolorose, con possibilità di cure limitate, croniche e progressive che nel 30% dei casi riducono le attese di vita a meno di cinque anni. Fra queste, molti tumori.

Circa il 5% di tutti i malati rari registrati nel nostro Paese viene diagnosticato e preso in carico dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù che annualmente accoglie 10.000 pazienti rari.

Ma molte «persone rare» non riescono ad avere una diagnosi per anni – se non per tutta la vita – sia perché non si dispone ancora di conoscenze scientifiche e di test genetici in grado di classificare circa la metà di queste malattie già note – circa 5.000 su 7/8000 – sia perché si tratta di «malati orfani» cioè affetti da condizioni non ancora classificate. La diagnosi per questi malati è il fulcro della presa in carico e della terapia e molto spesso non si può contare su investimenti pubblici e privati.

*http://www.fondazionebambinogesu.it/wp_fges/index.php/2014/11/05/vite-coraggiose/

Pubblicato il 26 Marzo 2018

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